Alberta Ferretti, romanticismo e naturalezza

di Angelo Fasolo

Pubblicato il 2020-09-26

C’è una nuvola bianca di fumo che avvolge i portici del Castello Sforzesco. Apre una finestra sui social in attesa della collezione womenswear spring-summer 2021 di Alberta Ferretti, presentata durante la Milano Fashion Week. In un esperimento ibrido tra reale e digitale, le creazioni pensate dalla designer al timone del brand diventano il simbolo della rinascita post lockdown. In un susseguirsi …

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C’è una nuvola bianca di fumo che avvolge i portici del Castello Sforzesco. Apre una finestra sui social in attesa della collezione womenswear spring-summer 2021 di Alberta Ferretti, presentata durante la Milano Fashion Week.

In un esperimento ibrido tra reale e digitale, le creazioni pensate dalla designer al timone del brand diventano il simbolo della rinascita post Alberta-Ferretti-MilanfashionWeeklockdown. In un susseguirsi di eleganza, come da tradizione della stilista, e comfort per l’estate che verrà.

I toni sono quelli della bella stagione, i tessuti leggeri avvolgono i corpi delle modelle in un défilé che, con Dolce & Gabbana e Blumarine, dà ufficialmente il via alla settimana modaiola milanese, focalizzata sulla sostenibilità e l’internazionalizzazione dei giovani marchi grazie al Fashion Hub Market della Camera Nazionale della Moda Italiana.

La linea di Alberta Ferretti

Senza ostentare, i capi sussurrano, si ribellano all’isolamento, si mettono in mostra per valorizzare un savoir faire che apostrofa i dettagli, i preziosismi degli accessori, come le maxi-bag con frange, i secchielli-crochet e i pendant tif dalla forma a conchiglia.

Le linee pulite lasciano il passo ai particolari dei denim trattati e ritinti. Così i bustier e i reggiseni dalle lavorazioni elasticizzate.

«Sono convinta che, in momenti difficili come questo, la moda non si debba fermare né arrendere ma rivendicare ancora di più il proprio ruolo di strumento necessario per raccontare il tempo in cui nasce. E sono proprio questi gli attimi in cui ogni creativo reagisce mettendo in gioco la propria sensibilità. – dichiara Alberta Ferretti-

Il mio istinto è stato quello di rispondere con gentilezza che, come il romanticismo, è a mio avviso una manifestazione di forza e non di debolezza. Ecco perché ho voluto una collezione che raccontasse una femminilità naturale chAlberta-Ferretti-MilanfashionWeeke le donne possono esprimere quando hanno un’estrema consapevolezza di sé».

Le giacche over di Alberta Ferretti 

Giacche over a doppio petto con revers sui pantaloni ampi e morbidi, sensuali minidress rubati alla lingerie, in chiffon e intarsiati, grafismi e maniche a palloncino. L’eco sportiva, accenni di maglieria con interventi sartoriali, bluse in pelle scamosciata, robe manteau, top che quasi si tramutano in un poncho coprendo però, solo appena, le spalle.

Niente concettualismi nell’esaltazione della bellezza tra ricami, sperimentazioni, tagli maschili e l’idea di una rinnovata silhouette.

Dal tributo virtuale all’Italia colpita dal Covid, in un viaggio immaginario nei suoi luoghi iconici dello Stivale per la scorsa Resort, alla nuova vita che fa i conti con una quotidianità diversa, sfidandola. Gli abiti lunghi sono impalpabili, svelano trasparenze con plissettature e volant.

Le nuance pastello di Alberta Ferretti

Le nuance sfumate dal rosa cipria al pesca, fino al nero e al total white in alternanza ai colori del daywear in cui prevalgono pennellate sabbia e pastello. E ancora turchese, ocra, verde tenue.Alberta-Ferretti-MilanfashionWeek

Jumpsuit in pizzo Sangallo, pratiche tute da lavoro per donne coraggiose e in carriera, cinturoni in vita e shorts.

Outfit abbinati a sandali di seta intrecciata e perline in legno o agli immancabili stivaletti. Una routine in cui non si può, e non si deve, rinunciare alla femminilità.

Anche indossando quelle minigonne che hanno fatto la storia, trasformandosi nel segno visivo di una libertà paritaria desiderata e conquistata.

E che oggi fanno saltare in cattedra i prof. dal facile occhiolino ammiccante. Perché, sottolinea consapevolmente Ferretti, «una moda gentile racconta la naturalezza di chi la sceglie e l’indossa».

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