”Chiedimi se sono di turno”: Giacomo Poretti apre la stagione teatrale all’Open Factory di Nichelino

di Angelo Fasolo

Pubblicato il 2021-06-18

Nelle vesti di un’infermiere e attraverso un monologo, Giacomo Poretti del trio comico Aldo Giovanni e Giacomo, sale sul palcoscenico dell’Open Factory  Giovedì 17 giugno, nelle vesti di un’infermiere e attraverso un monologo intimo ma anche sarcastico le memorie di corsia derivanti dalla sua esperienza personale di ex infermiere caposala dell’ospedale di Legnano. Lo spettacolo …

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Nelle vesti di un’infermiere e attraverso un monologo, Giacomo Poretti del trio comico Aldo Giovanni e Giacomo, sale sul palcoscenico dell’Open Factory 

Giovedì 17 giugno, nelle vesti di un’infermiere e attraverso un monologo intimo ma anche sarcastico le memorie di corsia derivanti dalla sua esperienza personale di ex infermiere caposala dell’ospedale di Legnano. Lo spettacolo è stato un grande successo fin dal suo debutto nel novembre 2019 perché racconta in maniera ironica ma quanto mai vera e con incredibile armonia le soddisfazioni e le fatiche di una figura professionale che è stata al centro di tutto particolarmente nell’ultimo anno.

Giacomo Poretti l’infermiere racconta che in ospedale ci si entra solo per tre motivi: se uno è ammalato, se si va a trovare un ammalato, oppure, se sei particolarmente sfortunato, se ci devi lavorare. Il protagonista di questo monologo aveva immaginato per sé un avvenire scintillante, diverso dalla sua realtà ,come calciatore, astronauta o stilista di fama mondiale, ma la vita non va sempre come noi la immaginiamo e molte volte ci spiazza, e così, mentre sta per ricevere il tanto sospirato pallone d’oro, apre gli occhi e si ritrova nelle mani una scopa di saggina.

La sua gavetta parte bagni per poi approdare sulla scrivania del Caposala, dopo un lungo e non poco faticoso viaggio per tutti i reparti dell’ospedale, mille letti da rifare, suore, infermieri , oss, chirurghi, dottori, malati ,diagnosi più o meno facili da digerire, ma con se’ sempre due amici fedeli e fidati: la scopa di saggina e il pappagallo. Il pappagallo è lo strumento tanto odiato un po’ da tutti in ospedale, chi lo deve usare, per la vergogna , chi lo deve pulire, sempre un po’ schizzinoso nel doverlo fare , ma strumento necessario per tanti malati da aiutare.

Dopo il successo di Fare un’anima, Giacomo Poretti torna in teatro con un nuovo monologo che prende spunto dalla sua esperienza personale, fa sorridere delle sue memorie di corsia e soprattutto cerca di dare una risposta alla spinosa questione “E adesso chi lo svuota il pappagallo?”.

Barbara Morris
Foto Roberto Troisi

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