Fashion System 2020: nuove misure di sostegno

di Angelo Fasolo

Pubblicato il 2020-04-09

Mentre gli Stati attivano ingenti misure di sostegno ai settori dell’economia, il Fashion System2020 si appresta a pagare uno dei conti più salati della sua storia. Secondo i risultati della ricerca realizzata da Boston Consulting Group con Bernstein, la nuova pandemia di Covid-19 rischia di annientare, fino a quasi un 1/3 del mercato, includendo anche …

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Mentre gli Stati attivano ingenti misure di sostegno ai settori dell’economia, il Fashion System2020 si appresta a pagare uno dei conti più salati della sua storia.

Secondo i risultati della ricerca realizzata da Boston Consulting Group con Bernstein, la nuova pandemia di Covid-19 rischia di annientare, fino a quasi un 1/3 del mercato, includendo anche il Fashion System 2020.

Un anno compromesso per il settore che dovrà fronteggiare anche il grattacapo della merce invenduta, che potrebbe raggiungere i 105 milioni di pezzi (dai 10-15 milioni stimati a febbraio).

L’unica nota positiva arriva dal web, che diventa il nuovo agone del lusso. Dal momento che il virus ha costretto a casa una buona fetta della popolazione globale, cresce l’importanza dello shopping online.

Chi avrà adottato nuove strategie di e-commerce potrà beneficiare del cambio di paradigma e ottenere un importante vantaggio competitivo.

BCG mostra come i marchi abbiano già intrapreso numerose iniziative ‘difensive’ per limitare l’impatto della crisi: dall’uso dello smart working al taglio dei costi. Ma gli analisti richiamano l’attenzione anche sul ricorso a misure proattive.

Sul fronte commerciale, i player del settore dovranno proteggere il più possibile la top line, come spostare la merce in economie meno impattate e spingere sull’online.

Oltre l’ostacolo prevale l’ottimismo con la maggior parte dei dirigenti delle maison del lusso che si aspetta di raggiungere gli obbiettivi di ricavi pre-crisi entro un anno dallo scoppio della pandemia.

Ci vorrà 1 anno (entro il 2021) per il 40% degli intervistati, mentre il 30% di loro li fissa al 2022.

Facciamo un passo indietro per analizzare gli step che ci hanno condotto alla situazione attuale 

Quando l’epidemia di coronavirus mieteva le prime vittime fuori dalla Cina, la stagione delle sfilate FW20/21 era in pieno svolgimento in Europa.

Quattro giorni dopo, domenica 23 febbraio, quando i media riportavano la notizia dei primi decessi causati dal Covid-19. In Lombardia, Giorgio Armani annunciò che la sua sfilata si sarebbe svolta a porte chiuse, mentre le strade e gli scaffali dei supermercati milanesi si svuotavano gradualmente.

All’epoca, alcuni avevano criticata l’eccessiva prudenza dello stilista. Alla Fashion Week di Parigi, che seguiva immediatamente quella di Milano, solo due marchi avevano preso la stessa precauzione.

A distanza di tempo, è difficile pensare che centinaia di redattori, buyer e modelle si siano trovati così vicini l’uno all’altro sulle passerelle delle sfilate milanesi e parigine, appena cinque settimane fa. Due mesi dopo l’arrivo dei primi rapporti sull’epidemia di coronavirus a Wuhan.

Come sta reagendo il governo Italiano?

Ossigeno a grandi e piccole imprese e a tutte le attività costrette a chiudere per contenere l’epidemia da coronavirus.

Il governo mette in campo una nuova serie di misure che vanno dall’estensione delle garanzie per garantire liquidità alle aziende ma anche ai negozi, ai professionisti e a tutte le partite IVA, fino al nuovo stop delle scadenze fiscali per sostenere il tessuto produttivo.

E per difendere il Made in Italy da eventuali mire straniere estende la protezione del Golden Power. In tutto, sommando anche gli interventi del Cura Italia, si mobilitano risorse per oltre 750 miliardi di euro, oltre 400 in più rispetto ai 350 miliardi già previsti nel decreto legge ‘Cura Italia’.

Oltre a garantire alle imprese l’accesso al credito, il governo estende i poteri speciali per proteggere le attività italiane.  Vengono aggiunti i settori sanitario e alimentare, ma anche il settore bancario e assicurativo.

In più potrà essere esteso anche alle piccole e medie imprese, scatterà d’ufficio anche su operazioni non notificate e sarà applicato anche alle operazioni all’interno dell’UE.

Si prepara la ripartenza, aiuti anche dal Fisco.

 Relatori Speech Fashion System 2020

 Vi presento i nuovi relatori che hanno aderito al format:

Alessandra Bonini – Social Media & Influencer Marketing

David Lafitte Pagano – Haute Couture Jewelry Designer

Selvaggia Capizzi – Owner & Fonder D.C.M.F.B. & Co – Founder  The Fashionmob

Irene Di Libero – Pubblicista, scrittrice & Content Creator

Martina Melchiorri – Comunicazione & Fashion Blogger

Roberto Mercuri – Co – Founder & Strategy Planner Fashion Luxury

Un ringraziamento a Costanza Castiglioni che continua a contribuire al progetto grazie al suo supporto grafico.

Non perdetevi la Direct di lunedì 13 Aprile alle ore 16.00 sull’account IG @raffaellamanetta

Raffaella Manetta

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