Il falso Fabrizio Corona è costato millequattrocento euro di multa

di Davideto61

Pubblicato il 2020-12-17

Il falso Fabrizio Corona è costato millequattrocento euro di multa Avevano deciso di aprire il negozio creando un evento speciale: ospite lo stesso Fabrizio Corona, che avrebbe partecipato all’inaugurazione del nuovo negozio in via Po, a Torino, per la vendita della sua linea di capi d’abbigliamento e accessori mono marca. Le cose sono andate un …

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Il falso Fabrizio Corona è costato millequattrocento euro di multa

Avevano deciso di aprire il negozio creando un evento speciale: ospite lo stesso Fabrizio Corona, che avrebbe partecipato all’inaugurazione del nuovo negozio in via Po, a Torino, per la vendita della sua linea di capi d’abbigliamento e accessori mono marca.

Le cose sono andate un po’ diversamente. Molta gente si è raggruppata sotto i portici di una delle vie storiche più belle della città, creando un notevole assembramento. La trovata pubblicitaria comprendeva anche un sosia (camuffato in modo da renderlo poco riconoscibile, con tanto di mascherina) delle stesso Corona, che si sarebbe recato al negozio per l’inaugurazione.

Ma il vero Fabrizio Corona non era presente in quanto è agli arresti domiciliari, però, ha riportato la Repubblica di Torino, aveva inserito messaggi su Instagram facendo credere ai suoi fans che sarebbe stato presente all’evento.

Si sono invece presentati Vigili Urbani e Polizia con numerose pattuglie per risolvere l’assembramento creato fuori dal negozio, in violazione delle norme dei Dpcm, verbalizzando quanto accaduto.

Le successive verifiche delle Forze dell’Ordine hanno accertato la violazione delle regole fuori dal negozio, provocato dall’iniziativa commerciale. Numerose le persone senza mascherina e distanza di sicurezza. Musica a tutto volume con DJ sotto i portici, che ha richiamato anche, ovviamente, una folla di curiosi a passeggio.

Alla fine sono arrivate le sanzioni comminate per non aver organizzato l’accesso al negozio rispettando il distanziamento (400 euro), per mancata valutazione dell’impatto acustico (1000 euro), necessaria quando si usano impianti che diffondo musica amplificata.

Un’altra sanzione invece ha riguardato l’occupazione abusiva del suolo pubblico per le casse acustiche. Nessuna contestazione per quanto riguarda ciò che è avvenuto all’interno del locale. L’intrattenimento generato dall’iniziativa pubblicitaria non è stato contestato, mentre sono state rilevate la irregolarità nella gestione dell’evento. Il titolare del negozio avrebbe dovuto preoccuparsi della folla davanti ai locali, come era prevedibile accadesse.

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