La geografia del buio nuovo album di Michele Bravi

di Roberto Patriarca

Pubblicato il 2021-01-29

Oggi, venerdì 29 gennaio 2021, è uscito La geografia del buio, il nuovo album del cantante Michele Bravi. Michele Bravi torna oggi con un nuovo album intitolato “La geografia del buio“, dopo quattro anni dall’uscita  di “Anime di carta”, album certificato disco d’oro che contiene il singolo di successo e doppio platino “Il diario degli …

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Oggi, venerdì 29 gennaio 2021, è uscito La geografia del buio, il nuovo album del cantante Michele Bravi.

La geografia del buio nuovo album di Michele Bravi

Michele Bravi torna oggi con un nuovo album intitolato “La geografia del buio“, dopo quattro anni dall’uscita  di “Anime di carta”, album certificato disco d’oro che contiene il singolo di successo e doppio platino “Il diario degli errori”. Bravi dopo l’uscita del suo ultimo album, affronta un periodo buio della sua vita, in seguito ad un incidente e lui stesso, dichiara: “Per tanti mesi la mia voce è stata in silenzio”. Ma oggi, venerdì 29 gennaio 2021, il ritorno di Michele Bravi con “La geografia del buio“, dove lui parla proprio di quell’oscurità e quel silenzio che lo hanno accompagnato il quel periodo del sua vita. “E’ una grande riflessione sul dolore. Racconto la storia di quel buio, e l’album è il mio modo per attraversarlo…” ha commentato il cantante, il quale ha rivelato che il concept album esiste già da tempo: “Siamo riusciti a concluderlo solo adesso e contiene una storia cominciata due anni fa..”, slittamento dovuto alla pandemia per il Covid-19.

La geografia del buio nuovo album di Michele Bravi

Nel 2018, Michele Bravi fu coinvolto in un terribile incidente, nel quale una donna perse la vita, quello fu l’inizio di un periodo doloroso e piuttosto turbolento per il giovane artista, il quale ne parla come un labirinto buoi del dolore e aggiunge:  “Il dolore entra nella tua vita e la straccia… come una malattia… perché è una malattia e a salvarmi non è stata la musica ma la terapia. il dolore va curato…”. La terapia di cui parla, la ritroviamo anche in uno dei suoi brani, “Storia del mio corpo” è l’Emdr, un metodo psicoterapico che facilita il trattamento di diversi problemi e  psicopatologie legati soprattutto ad eventi traumatici e che ha aiutato Michele ad affrontare quel periodo: “La musica non mi ha salvato, mi ha però aiutato ad attraversare questo buio, a disegnarne i tratti, e il mio disco è la storia di come ho imparato a conviverci, non a superarlo. C’è la falsa credenza che il dolore vada nascosto, fatto implodere. Ma non è così. Il dolore è come una casa senza finestre nella quale io ho imparato ad abitare…” conclude Bravi. L’ album “La geografia del buio” è  composto da 10 brani che rappresentano la convivenza col dolore e col buio dell’artista ed invitano a riflettere sulla condizione psicologica di chi soffre. “La terapia è importante. Il dolore va messo in mezzo alla stanza, bisogna puntarci sopra la luce, e il mostro che sembrava essere,diventa piccolo piccolo…” commenta Michele Bravi.

La geografia del buio nuovo album di Michele Bravi

L’ album è stato anticipato da alcuni singoli come  “La vita breve dei coriandoli” e “Mantieni il bacio“, scritto da Federica Abbate quando aveva 8 anni, rivisto insieme a Cheope e Massimo Recalcati. Il video del secondo brano menzionato, diretto da Nicola Sorcinelli così come quello del primo, è uscito pochi giorni fa e vede la partecipazione straordinaria dell’attore di Skam Italia, Francesco Centorame che insieme al cantante, rappresenta l’amore di due ragazzi che lottano per stare insieme. L’ album di Michele Bravi è stato prodotto da Francesco “Katoo” Catitti, il quale aveva già in precedenza, collaborato con il cantante. Al progetto inoltre ha collaborato vocalmente anche una grande amica di Michele, Chiara Galiazzo che ha regalato la sua voce creando una stupenda atmosfera.

La geografia del buio nuovo album di Michele Bravi

“Per tanti mesi la mia voce è stata in silenzio e questo è un disco che nasce dalla solitudine, la più grande che io abbia mai conosciuto” commenta Michele Bravi. “E’ un disco volutamente imperfetto. Facendo attenzione si sente in sottofondo il rumore del traffico, il ronzio del frigorifero, lo scricchiolio dello sgabello al piano, sempre sull’orlo della stonatura. Il silenzio riempito dall’immaginario quotidiano che tutti viviamo”, commenta Bravi riguardo il suo nuovo album che è stato composto, cantato e suonato praticamente sempre nel salotto di casa, ed è proprio questo che rende il disco per tutti e di tutti, una perdita di aderenza dal mondo reale, un tuffo nell’oscurità che racchiude la violenza della vita, facendo riscoprire nell’amore l’unica salvezza. Un po’ tutti nella vita chi più, chi meno, abbiamo attraversato momenti bui e questo album rispecchia proprio quel periodo, Michele non solo vuole comunicare come sia uscito da quel periodo, ma vuole che chi lo ha affrontato, riscopra il come n’è uscito e vuole anche che chi lo sta attraversando in questo momento, con la sua musica, riscopra quell’amore che riscoperto lui e ringrazia alcune persone del mondo dello spettacolo che in quel momento gli sono stati vicino, come Fedez e Chiara Ferragni, Fiorello e Maria De Filippi.

La geografia del buio nuovo album di Michele Bravi

L’amore e il dolore sono alla base di questo nuovo progetto musicale di Michele Bravi, il quale commenta, dicendo:”Questo è anche e soprattutto un disco d’amore, dedicato a chi ha condiviso con me il dolore degli ultimi anni, dedicato a questo ragazzo, che mi ha tenuto per mano e mi ha aspettato e a cui ho fatto la promessa di mettere in musica tutto quel dolore che lui ha condiviso con me…”. L’ artista poi racconta di un forte legame con quello che lui definisce un angelo e a riguardo, dice: “Ho avuto la fortuna di avere una persona, una soltanto, per suggerire quale era il percorso da fare nel buio. Questa persona aveva una conoscenza molto forte del dolore, e mi ha portato a trattare il dolore in modo diverso. Il percorso l’ho fatto io, ma lui mi diceva di andare avanti…”. Il giovane in passato non ha mai fatto mistero circa la sua omosessualità, affermando di non dover per forza mettere in piazza il suo orientamento ed ora in merito, Michele ha commentato, dicendo: “Ora ho imparato quanto sia importante la libertà di amare e mi sono molto avvicinato alla comunità LGBT, scoprendo che c’è bisogno di parlare e condividere. Amare non è un atto privato, ma pubblico, quale che sia la sua forma. Non bisogna esporsi per forza, ma chi ha il coraggio di farlo, lo faccia”. Grande artista e persona umile e di sani principi, auguriamo tanta fortuna a Michele Bravi per quanto riguarda la sua vita privata e tanto successo per il suo nuovo album.

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