Flavio Briatore parla per la prima volta della sua primogenita

di Silvia Toso

Pubblicato il 2022-04-06

Flavio Briatore parla per la prima volta della sua primogenita, Leni 18enne avuta con la modella Heidi Klum Flavio Briatore è padre di Nathan Falco 12enne nato dall’unione con Elisabetta Gregoraci, sembra abbia una sorella. Flavio Briatore per la prima volta parla della sua primogenita Leni 18enne, avuta con la modella Heidi Klum e mai …

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Flavio Briatore parla per la prima volta della sua primogenita, Leni 18enne avuta con la modella Heidi Klum

Flavio Briatore è padre di Nathan Falco 12enne nato dall’unione con Elisabetta Gregoraci, sembra abbia una sorella.

Flavio Briatore per la prima volta parla della sua primogenita Leni 18enne, avuta con la modella Heidi Klum e mai riconosciuta, ne parla per la prima volta, dicendo: “Non ci vediamo spesso”, dice, “ma non significa che la amo di meno”.

Flavio Briatore in un’intervista a “La Repubblica”:  “Con Leni ci siamo visti anche questa estate a Capri, c’erano Elisabetta, Falco, la mamma Heidi suo marito i loro figli. Nathan Falco è contento di avere una sorella. Glielo abbiamo detto che era grande, un paio di anni fa, e lui mi ha detto ‘papà io già lo sapevo’. Anche perché ormai i ragazzi vanno su Google e scoprono tutto. Ma non me ne aveva mai parlato, probabilmente per pudore. Aspettava che lo facessi io, ma loro si seguivano su Instagram. Avevano fatto tutto prima e meglio di noi adulti”.

Flavio Briatore spiega il motivo per il quale non ha mai riconosciuto la figlia, dicendo che il ‘vero padre’ è stato per la bambina, l’ex marito di Heidi il cantante britannico Seal, che l’ha cresciuta.

Flavio Briatore parla del suo rapporto con Elisabetta Gregoraci

“Adoro Leni e sono molto orgoglioso di lei, da poco ha avuto la copertina di Vogue Germania”, dice oggi della figlia, professione modella come la madre. “È non solo bellissima, ma forte e indipendente, entusiasta della vita, anche se io non ho nessun merito in questo e ringrazio Heidi per come l’ha cresciuta. Il problema nella nostra frequentazione sono le distanze, perché vive a Los Angeles. Il padre vero che la ha allevata è stato Seal e io con lui ho un buon rapporto. Con lei non ho il rapporto ‘giorno per giorno’ che ho con Falco, questo è logico. Ma non significa che la amo di meno”.

L’imprenditore Flavio Briatore ha anche parlato della sua ex moglie Elisabetta Gregoraci in modo molto positivo: “Io sono convinto che l’intelligenza è fondamentale. Puoi separarti, non avere un rapporto di coppia con la madre di tuo figlio, ma non per questo distruggere la famiglia. L’importante è non creare un trauma ai figli.

Mio figlio è libero di stare da me, da lei, dove vuole, cerchiamo di fare le vacanze possibilmente insieme, ci vediamo come prima, Elisabetta è una mamma bravissima, non abbiamo mai litigato, le storie iniziano e finiscono, ma non finisce la nostra famiglia. Viviamo a Monaco a 600 metri uno dall’altra. E facciamo in modo da incastrare gli impegni, se io devo andare fuori, lei rimane a Monaco e lo stesso io se lei deve partire”.

Flavio Briatore conclude: “L’educazione di mio figlio. Non so se faccio sempre bene con lui, ma certamente a Nathan Falco dedico molto tempo. Ho la consapevolezza che tra di noi c’è una differenza di età notevole e devo sfruttare tutti i momenti, anche per aiutarlo, per istradarlo. La sua prossima educazione è già decisa: Falco a 14 anni andrà in collegio. Finisce le medie a Montecarlo e poi per liceo e università, se la vuol fare, andrà fuori. A casa la vita è troppo comoda. In collegio i ragazzi si inquadrano e studiano. Forse seguirà le orme paterne oppure andrà avanti a studiare.

Devo cercare di capire se il lavoro che faccio, quello del food and Beverage, a lui piace. Vedo che si interessa a Masterchef e non sono io che lo spingo. Si informa, conosce i nomi di tutti i nostri dipendenti. Quando facciamo gli assaggi dei nuovi piatti nei nuovi locali, io lo invito sempre. Gli ho detto, se hai una passione, per la chimica, la medicina, seguila, altrimenti lavori nell’azienda di famiglia. Se invece non ha una passione deciderà se fare o meno l’Università.

Per il momento non vedo nessuna passione travolgente a parte il calcio. Non dico che l’Università non serva, ti apre la testa sicuramente, ma in questo momento con tutte le fonti di informazioni che ci sono i ragazzi sono molto più preparati di come eravamo noi. Quel che non vorrei è che a 18 anni iniziasse a cazzeggiare in giro senza prendere nessuna direzione. Un padre severo? Ho avuto un padre molto severo e non credo che sia un bene. Solo sgridare non serve, occorre mettere dei paletti e fargli capire quando sbaglia”.

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