Max Pezzali sul palco dello Stupinigi Sonic Park

di Angelo Fasolo

Pubblicato il 2021-07-19

Max Pezzali per tre serate indimenticabili sul palco del Stupinigi Sonic Park. Questo tour nasce da “Max 90”, il libro in cui Pezzali ha deciso di “raccontare la sua storia, i miti e le emozioni di un decennio fighissimo”. Tutto il pubblico ha fatto un tuffo indietro nel tempo, Max ci ha fatto pensare ai …

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Max Pezzali per tre serate indimenticabili sul palco del Stupinigi Sonic Park.

Questo tour nasce da “Max 90”, il libro in cui Pezzali ha deciso di “raccontare la sua storia, i miti e le emozioni di un decennio fighissimo”. Tutto il pubblico ha fatto un tuffo indietro nel tempo, Max ci ha fatto pensare ai telefoni a gettoni, ai walkman con cui si ascoltavano le musicassette, alla centralità del bar nella vita di una comunità di provincia, ai due di picche in discoteca, al sogno americano che poi era banalmente più vicino a casa, da Pavia a Milano, agli arbre magique e ai tappetini nuovi.


Nel suo libro il cantante di Pavia ci spiega che essendo cresciuto negli anni 80 ed essendo diventato adulto nei 90, come tutti i membri della generazione X non era preparato a diventare uomo, a crescere. C’era un sentimento comune, la consapevolezza che la giovinezza sarebbe durata per sempre, che saremmo rimasti adolescenti a vita.

Max Pezzali invece è sempre capace di rinnovarsi, riuscendo a fare breccia anche nelle nuove generazioni e in quella parte del pubblico che una musicassetta forse non sa che cosa sia. In questo tour la nostalgia è di casa e c’è la speranza che il Paese, dopo questo periodo così difficile, possa ripartire da quei valori di solidarietà e amicizia protagoniste di tanti brani degli 883, sono 33 in scaletta e vengono cantati da tutti ma proprio tutti i presenti.


Il concerto è un viaggio nel tempo che fu, in cui Max Pezzali vuole sottolineare quei valori che vorrebbe ci fossero. La maggior parte dei brani sono tratti dai primi quattro album degli 883: “Hanno ucciso l’uomo ragno”, (1992), “Nord sud ovest est”, 1993, “La donna, il sogno & il grande incubo”, 1995, “La dura legge del gol!”, 1997).
Dal medley iniziale “Non me la menare / Te la tiri / 6 1 sfigato” al gran finale con “Nord sud ovest est / Tieni il tempo” si innesca un’altalena di ricordi, di nostalgia e di speranze. Max Pezzali ancora una volta ha fatto breccia nel suo pubblico.

Tutti i presenti a Stupinigi sono in piedi per rendere omaggio a lui ,alla storia degli 883, agli anni 90 e ad una vita che ad oggi sembra un sogno bellissimo

Barbara Morris 

foto di Roberto troisi

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