Lino Banfi Dovevo fare il prete ma mi cacciarono

di Alessandro Frigerio

Pubblicato il 2018-12-27

Lino Banfi: “Dovevo fare il prete, ma mi cacciarono dal seminario perché spiavo le suore” Nel programma radiofonico di Rai Radio 2 “I lunatici”, Lino Banfi ha parlato del Natale, raccontando un episodio di vita. Del periodo natalizio, l’ attore pugliese non ha molti ricordi, semplicemente perché l’ infanzia e l’ adolescenza che ha vissuto …

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Lino Banfi: “Dovevo fare il prete, ma mi cacciarono dal seminario perché spiavo le suore”

Nel programma radiofonico di Rai Radio 2 “I lunatici”, Lino Banfi ha parlato del Natale, raccontando un episodio di vita. Del periodo natalizio, l’ attore pugliese non ha molti ricordi, semplicemente perché l’ infanzia e l’ adolescenza che ha vissuto gli hanno negato la gioia: “Parlo sempre poco dell’infanzia e dell’adolescenza perché non le ho avute.

Nell’infanzia c’era la guerra, ero con i miei genitori in campagna per paura delle bombe. Poi, sono andato in seminario, sarei dovuto diventare prete. Ad un certo punto mi cacciarono via perché ero impertinente, mi arrampicavo sul cornicione per spiare le suore di clausura che alloggiavano nel convento vicino. Mi mandarono via. Non avendo avuto infanzia e adolescenza, ho pochi ricordi di Natale“.

All’ età di 18 anni avvenne la svolta, venne salvato da un posteggiatore abusivo che gli regalò un giorno indimenticabile: “Avevo 18 anni, nel 1954. A Napoli. Era il 24 e stavo senza una lira. Ad un certo punto passò un signore, Ciro, che faceva il posteggiatore abusivo. Mi invitò a casa sua, mi disse che dove mangiano in nove mangiano anche in dieci. Aveva otto figli. Mangiammo e bevemmo tantissimo. Mi fece dormire a casa sua. La mattina mi diede anche mille lire per prendere il treno.

Sono tornato dopo qualche anno dopo a Napoli per cercarlo, ringraziarlo e dargli un regalo. Però, non l’ho più trovato. Nessuno sembrava conoscerlo e averlo mai visto. Un giorno, un mio amico cardinale mi chiese come mai continuassi a cercare questo Ciro a Napoli. Mi disse che non l’avrei trovato mai, perché quel Ciro era un angelo che scelse di salvarmi quella notte“.

 

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